Programma Italexit: le proposte di Paragone per le elezioni 2022

Fonte: money.it




Italexit sarà una delle novità delle elezioni politiche 2022, con il programma che il leader Gianluigi Paragone starebbe mettendo a punto che è molto diverso rispetto a quello delle altre forze che ambiscono a superare la soglia di sbarramento del 3%.

Prima di provare ad andare oltre la fatidica asticella, Italexit ha dovuto affrontare l’impegnativa sfida del raccogliere almeno 36.000 firme per poter essere presente in tutta Italia alle elezioni del 25 settembre.

Una impresa ardua considerando i pochi giorni avuti a disposizione ma che è stata centrata, con diversi sondaggi che negli ultimi giorni attestano il partito di Paragone vicino alla soglia di sbarramento del 3%.

Vediamo allora quali sono i principali punti del programma di Italexit che, in queste elezioni politiche anticipate, non correrà insieme agli altri ex 5 Stelle di Alternativa visto che l’accordo siglato in precedenza è naufragato soltanto pochi giorni dopo l’intesa.

Elezioni 2022: il programma di Italexit

Il ruolo del bastian contrario in queste elezioni politiche senza dubbio spetta a Gianluigi Paragone, che con il programma di Italexit rappresenta una autentica voce fuori dal coro viste le posizioni sui delicati temi dell’Europa e della pandemia.

Queste sono nel dettaglio le principali proposte contenute nel programma di Italexit per le elezioni politiche 2022.

Economia

  • Eliminare dalla Costituzione il pareggio in bilancio.
  • Immediata uscita dell’Italia dall’Euro.
  • Statalizzare e riportare sotto il controllo del ministero del Tesoro la Banca d’Italia.
  • Creazione di una Banca Pubblica.
  • Strade, autostrade, comunicazioni, acqua, energia e tutti gli altri asset strategici per il Paese devono tornare sotto il controllo dello Stato.
  • Ritorno alla sovranità politica, democratica ed economico-monetaria della Repubblica italiana. Per fare questo occorre uscire dai trattati europei e riprendere la sovranità anche monetaria.
  • Fisco

    • Con l’uscita dell’Italia dall’eurozona, applicheremo le aliquote fiscali in uso oggi in Irlanda, Lussemburgo e altri paradisi fiscali riconosciuti dall’Unione europea.
    • Possibilità di introdurre monete fiscali, come ad esempio il modello super bonus, che va difeso e rilanciato con modalità strategica e quindi pluriennale.
    • Le cartelle fiscali inviate negli ultimi 3 anni a chi ha sofferto enormemente a causa della pessima gestione della pandemia vanno rottamate.
    • Aliquota fissa del 15% a chi produce Made in Italy.
    • Sanità

      • Commissione d’inchiesta su gestione covid e vaccini.
      • No green pass.
      • Sviluppare la ricerca nel campo medico/scientifico.

      Energia e ambiente

      • Piano strategico relativo alla componente energetica che parta dalle competenze e dalle risorse di cui il Paese dispone, al fine di rendersi il meno possibile vincolato a forniture esterne.
      • Piano strategico relativo a eventuali opere strategiche nel rispetto dell’ambiente e dello sviluppo economica individuato per ciascuna area territoriale. Non vogliamo altri Mose o TAV.
      • Introduzione del principio di tutela pubblica di acque e risorse naturali, divieto di privatizzazione.
      • Riforme

        • Modifica costituzionale per votare, attraverso referendum, anche in materia di trattati internazionali.
        • Disciplina del procedimento interno per l’esercizio della facoltà di recesso dall’Unione europea mediante referendum consultivo.
        • Riscrittura del sistema di elezione del CSM per superare il correntismo.

        Politica estera

        • Immediata uscita dell’Italia dall’Unione europea.
        • No all’invio di armi in Ucraina.
        • Lavoro

          • Riduzione del cuneo fiscale e aumento dei salari.
          • Revisione del reddito di cittadinanza: chi riceve il rdc dovrà sempre rendersi disponibile a lavorare appena viene chiamato, anche con 24 ore di preavviso. Se rifiuterà 3 volte, perderà per sempre il reddito, come avviene in altri Paesi europei.

          Pensioni

          • Abolizione legge Fornero.
          • Pensione minima a 900 euro.

Commenti